La moneta è un mezzo

“La moneta ha valore perché è la misura del valore. Poiché ogni unita di misura ha la qualità corrispondente a ciò che deve misurare, come il metro ha la qualità della lunghezza perché misura la lunghezza, così la moneta ha la qualità del valore perché misura il valore. Per questo motivo il simbolo monetario non è solamente la manifestazione formale della convenzione monetaria, ma anche il contenitore del valore indotto ed incorporato nel simbolo: quello che noi chiamiamo potere d’acquisto.” Prof. Giacinto Auriti

La moneta è un mezzo

giovedì 28 luglio 2011

Arcipelagoscec: Davide sfida GOLIA...

Ventaglio mini scec
Fonte : Associazione Culturale HOP FROG
Oggi il produttore è pagato sottocosto ed è costretto ad accettare perché non ha altro mercato a cui rivolgersi :  la Grande Distribuzione Organizzata ( GOLIA ).
ArcipelagoSCEC ri- crea il mercato locale ai produttori, e rende il prezzo finale conveniente grazie agli strumenti che mette a disposizione gratuitamente per la gestione della filiera ( Davide ) .
Con il sistema Empori e Botteghe, la filiera si riduce in pochissimi passaggi :  produttore, emporio per la trasformazione,  vendita diretta al dettaglio / ingrosso,  il tutto razionalizzato ai minimi termini grazie agli strumenti che ArcipelagoScec mette a disposizione gratuitamente ( Scec, Scecservice, PS1, e Piani Aziendali )
L’Emporio è una struttura neutra che non ha scopo di lucro, dedotti i costi di gestione ritorna gli utili ai produttori, risollevando così le aziende in sofferenza .

martedì 26 luglio 2011

Nuovi Paradigmi e Nuove Adesioni

Un consumatore moderno, ma ancor di più un imprenditore moderno oggi devono impegnarsi in prima persona nella ricerca della maggiore convenienza che non può semplicemente fermarsi alla conta degli euro o al tempo speso ma deve necessariamente allargare gli orizzonti per scrutare le possibilità di un’economia di convivenza rispettosa che garantisca qualità e lavoro sempre più accessibili a tutti.
Questo impegno personale costituisce la solidarietà che unisce gli aderenti ad Arcipelago SCEC che hanno fatto sistema per migliorare la qualità di vita con l’intento di estenderla a tutti, un vantaggio collettivo e non un solo vantaggio individuale e personale. Quest’ultimo tipo di vantaggio sta bene con l’economia del profitto, della moneta-debito dove l’uno deve sopraffare l’altro per avere di più o per necessità di sopravvivenza e non so cosa sia peggio.
Lo sforzo da fare in questa fase è non dimenticare che nella vita reale c’è un numero considerevole di persone, spinte anche dalla crisi, che agiscono per tessere nuovi rapporti commerciali convenienti ed a questi che dobbiamo rivolgerci se vogliamo aumentare il livello di benessere collettivo nel senso più esteso del termine.
Quindi per crescere l’impresa e con essa l’economia non può sicuramente fare a meno di:

giovedì 21 luglio 2011

L’altra economia: 4% del Pil, 700mila volontari

di Cristina Galasso
Scec-Buoni locali di solidarietà
Un altro modo di pensare e fare economia guardando a reciprocità, cooperazione, sostenibilità, partecipazione, sviluppo locale, utilità sociale. Quasi il 4% del Pil, 170 mila aziende con 1,4 milioni di occupati (6% totale nazionale) e 700mila volontari per un valore aggiunto di oltre 60 miliardi di euro. E’ la fotografia dell’economia solidale in Italia presentata nel primo Rapporto nazionale.
Un’economia ‘del noi’ fatta di commercio equo, agricoltura biologica, finanza etica, turismo responsabile, energie rinnovabili, riuso-riciclo, consumo critico. Il commercio equo e i Gas sono una delle esperienze più note. A fronte di circa 170 operatori, 1300 occupati, più di 800 volontari, il commercio equo e solidale produce un valore pari a 11 milioni di euro, mentre secondo Coldiretti in Italia i Gas-gruppi di acquisto solidale sono 600 ma si stima che i gruppi effettivi siano almeno il doppio. Coinvolgono 22mila famiglie per un totale di 90mila consumatori, soprattutto donne (58%) con istruzione elevata, tra 22 e 44 anni. I Gas toscani sono 84, concentrati nella aree di Pisa e Firenze che da sole coinvolgono almeno 1000 famiglie.
Comunità sostenibili e libere dalla dipendenza dal petrolio è l’idea alla base del movimento ‘Transizione’, nato in Inghilterra nel 2003. In Toscana è presente in Val Bisenzio e a Lucca, dove ha fondato la C.o.s.a., Comunità organizzata che sostiene l’agricoltura, ovvero un “patto tra un gruppo di piccoli agricoltori biologici locali ed alcuni acquirenti”.
E poi il Movimento per la Decrescita Felice che promuove l’autoproduzione e lo scambio di servizi e le Mag, forse la più antica esperienza di economia solidale. Si tratta di cooperative finanziarie di mutua autogestione che sviluppano interventi di microcredito e finanza etica. La prima nasce a Verona nel 1978.

venerdì 15 luglio 2011

Il mistero del debito pubblico


di Luigi Copertino per effedieffe.com
tratto da vivamafarka

Nota SCECBELMONTE
Non vi scoraggiate davanti la "relativa" lunghezza dell'articolo, vale la pena leggere per capire razionalmente ed in poche righe in che mondo viviamo e perché scegliamo SCEC come misura anti-crisi.


 Buona Lettura.
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In questi giorni stiamo tutti godendo dei magnifici effetti di una globalizzazione pensata in funzione della finanziarizzazione su scala planetaria dell’economia.

Storditi dalle notizie provenienti dalle Borse, che ci dicono solo e ripetutamente che dobbiamo tirare la cinghia, non riusciamo a comprendere cosa stia accadendo, ora che anche l’Italia, dopo la Grecia, l’Irlanda, il Portogallo e la Spagna, è sotto attacco.

Premetto che lo scrivente non è un professore di Economia, quanto piuttosto un osservatore della realtà: anche di quella economica.

martedì 12 luglio 2011

E ' ufficiale : Cooperativa Agricola Valdibella aderisce ad Arcipelago SCEC

E ' ufficiale accetterà il  10% in SCEC la cooperativa agricola Valdibella di Camporeale. Risultra già nelle pagine auree dell'Associazione. Rimando all'articolo precedente per maggiori dettagli sull'azienda.






Felicità per il 1° contatto: Cooperativa Valdibella verso l'adesione(Latte di Mandorle, Olio e Vino)



Da sx a dx Gioacchino Accardo, Massimiliano Solano, Pietro Scardino, Filippo Giglione


"!!!Minkia!!!" se sono Felice :)

Come sapete in questi giorni ho inviato numerose e-mail a diverse attività nel territorio siciliano tra quelle che aderiscono ai Gruppi di Acquisto Solidale e AddioPizzo per localizzare dei produttori interessati.




Bene oggi è arrivato il primo riscontro positivo. Sono stato contattato dal Responsabile della Produzione della Cooperativa Valdibella di Camporeale, producono Olio di Oliva, Vini e Mandorle.

Una produzione di cultura e qualità. Questa esperienza ci permetterà di conoscere la Sicilia "bedda", solidale, produttiva, capace di guardare oltre lo status-quo e mettersi in gioco per partire verso una nuova convivenza.

Una breve carrellata dei loro prodotti :

Olio Extravergine di Oliva : varietà Cerasuola, Nocellara del Belice, Biancolilla




Vino : Acamante 100% Perricone, Ariddu 100% Grillo, Dhyãna rosato 80% Nero D'Avola e 20% Perricone, Isolano 100% Cattarratto Extra Lucido, Itaca Chardonnay 50% et Müller Thurgau 50%, Jakì 50% Cabernet Sauvignon et 50 % Nero d'Avola, Kerasos 100% Nero d’Avola, Munir 100% Catarratto, Ninfa 100% Catarratto(Senza solfiti aggiunti), Regalis 100 % Cabernet Sauvignon, Respiro 100% Nero d'Avola (Senza solfiti aggiunti)





Mandorla : Latte di Mandorla Dolceficato (senza saccarosio, con zucchero d'uva) e Latte di Mandorla Naturale (senza saccarosio)

L'azienda è interessata al circuito Arcipelago SCEC, presto ci risentiremo per un secondo contatto e sperando che vada bene aurguro alla Cooperativa Valdibella un'annata proficua, anche di SCEC.

Vincenzo

lunedì 11 luglio 2011

Che cosa sono gli SCEC ?

Gli ŠCEC sono la conseguenza più logica del perché è nato, di come funziona e, in definitiva, di cosa è Arcipelago ŠCEC.

Sono il simbolo concreto di un patto, stretto fra persone comuni, imprese commerciali, artigiane ed agricole, fra professionisti ed Enti Locali, al fine di promuovere e agevolare localmente lo scambio di beni e servizi accettando una percentuale del prezzo in Buoni Locali.

Sono stampati e distribuiti dall’Associazione Arcipelago ŠCEC in base a criteri predeterminati, pubblici e trasparenti; ogni associato diventa comproprietario dei Buoni Locali e gli spettano ŠCEC gratuitamente ed in ugual misura rispetto a ciascun altro associato.

Gli ŠCEC sono la rappresentazione dell’atto di fiducia tra gli associati e si usano insieme agli Euro;rappresentano una diminuzione della spesa, aumentando il potere di acquisto delle famiglie che partecipano al circuito di Arcipelago. Una rinuncia del singolo ad una percentuale del prezzo di vendita che agevola tutta la comunità, lui per primo. Possiamo allora definire gli ŠCEC come una “contabilità” della reciproca fiducia: metrodi misura di una solidarietà fattiva, economicamente circolare e quindi per tutti conveniente.

Per motivi di praticità hanno un cambio di 1:1 con l’euro ( quindi uno ŠCEC equivale ad un Euro ) ma, ovviamente, non sono convertibili perché gli ŠCEC non avendo un valore monetario possono solo essere utilizzati.

Al momento dell’iscrizione colui che li accetta a fronte di un bene o di un servizio – ovvero il produttore, il commerciante, l’artigiano, il professionista – indica la percentuale di accettazione dei Buoni Locali, valore che si aggira solitamente tra il 5 e il 30 % del prezzo di vendita.
Ogni associato, sia esso fruitore ovvero la persona fisica, che accettatore, quindi il professionista, l'artigiano, il commerciante ecc. riceve, all’atto dell’iscrizione, 100 ŠCEC. L’obiettivo comune è rendere questa distribuzione periodica fino a divenire mensile. Ciò avverrà nel momento in cui il circuito locale sarà in grado di garantire e permettere una utilizzazione dei Buoni Locali circolare, costante e continuativa.

Gli ŠCEC oltre che in forma cartacea, si scambiano anche elettronicamente attraverso il Conto SCEC facilitandone così l'utilizzo anche nel circuito nazionale e favorendo l'interscambio di beni e servizi fra soggetti
lontani.

martedì 5 luglio 2011

Che cos'è lo SCEC?


Lo SCEC è tecnicamente un buono,
che non va a sostituire la moneta legale,
 ma semplicemente la integra
 Fonte : Arianna Editrice di Francesco Bevilacqua - 02/04/2009

Qualche giorno fa abbiamo introdotto l’argomento dello SCEC - Solidarietà ChE Cammina - riportando la cronaca di una interessante giornata organizzata al Cen. Ser. di Rovigo per effettuare il lancio ufficiale dell’Arcipelago SCEC Veneto. È ora opportuno entrare però nel dettaglio e spiegare nel particolare cosa è lo SCEC, com’è organizzato l’Arcipelago SCEC e soprattutto quali sono le ricadute che può avere questa interessante iniziativa nella vita quotidiana di ognuno di noi.

Lo SCEC è tecnicamente un buono, che non va a sostituire la moneta legale, ma semplicemente la integraAnzitutto è bene spendere due parole in merito alla filosofia che sta alla base del concetto dello SCEC. L’idea è quella di sovvertire una tendenza culturale che oggi ha decisamente preso il sopravvento, quella cioè di considerare l’economia come settore fondante della società, a cui tutto il resto - politica in primis - è asservito. Gli animatori di Arcipelago SCEC considerano invece l’economia come un mezzo,

lunedì 4 luglio 2011

La BCE. Natura e funzioni.

C’è da domandarsi se qualcosa è cambiato con l’ingresso dell’Italia in Europa.
Ad un analisi approfondita, però, si scopre che non è cambiato quasi nulla. Le anomalie sono addirittura maggiori. Vediamole.

I° Anomalia

Il 7 febbraio 1992 Giulio Andreotti come Presidente del Consiglio assieme al Ministro degli Esteri Gianni de Michelis e il Ministro del Tesoro Guido Carli (già governatore di Banca d’Italia) firmano il Trattato di Maastricht[1].

La Banca d’Italia. Natura giuridica e funzionamento.

In Italia, dal 1936 grazie alla Legge bancaria (R.D.L. 375 del 12.03.1936 convertito nella Legge 441 del 07.03.1938) e al successivo “Statuto” approvato con R.D. 1067 del 11.06.36, la Banca D’Italia, trasformata in istituto di diritto pubblico, esercita in regime di monopolio la funzione di emissione della carta moneta (con esclusione delle monete metalliche la cui competenza esclusiva è riservata al Tesoro dello Stato).
Sin qui parrebbe che il potere sovrano di emettere moneta, essendo stato delegato ad un istituto di diritto pubblico, continui ad appartenere allo Stato e che sempre allo Stato vada il c.d. reddito da signoraggio. Ma non è così.
Per vedere come questo non corrisponda al vero è nenessario andare ad analizzare lo statuto della Banca D’Italia, il suo funzionamento e le sue “anomalie”:

I° Anomalia
I principali compiti, e funzioni, che la legge del 1936 affida alla Banca d’Italia sono:
         Istituto di emissione. (Anche se, come vedremo dopo, dal 1° gennaio 2002, con il Trattato di Mastricht, l’emissione delle banconote in euro aventi corso legale in Europa è compito della Banca centrale europea);
         Gestione della tesoreria provinciale dello Stato;
         Funzione di vigilanza sul sistema creditizio

L’organizzazione interna ricalca sostanzialmente quella che è propria di una società per azioni.

venerdì 1 luglio 2011

"Stupor Mundi", lu primu tiggì 'n lingua siciliana. N°1.

Carta di Intenti

SCEC Belmonte è un movimento culturale cosituito da soci sostenitori dell'associazione Sicilia Stupur Mundi. Si pone obiettivi di crescita e di comprensione collettiva delle problematiche e più in generale dei fenomeni che rendono difficile e talvolta impossibile la vita quotidiana e smantellano la prospettiva futura legandoci a illusioni precostituite ad arte: il successo, la fama, la ricchezza o peggio ancora facendoci desiderare un pesca saporita o la possibilità di costruire la propria famiglia in un ambiente sano che ne garantisca la sopravvivenza.